Il Consorzio Olio Toscano IGP alla manifestazione Food & Wine in Progress: cooking show e tanta informazione sui prodotti toscani.
Oggi parliamo delle eccellenze del territorio Toscano. Si è appena conclusa la manifestazione “Food & Wine in Progress”. La Stazione Leopolda di Firenze ha ospitato per due giorni le eccellenze del nostro territorio. Tra queste, Il Consorzio Olio Toscano IGP, che ha animato il proprio spazio con Cooking Show e interventi di grande interesse, a cura di autorevoli esperti e professionisti del mondo del Food, con la partecipazione di altri consorzi di tutela di prodotti molto importanti per il territorio toscano: il Consorzio del Prosciutto Toscano DOP, il Consorzio del Pecorino Toscano DOP e il Consorzio della Finocchiona IGP.
Credo che sia molto importante fare cultura su questi soggetti che svolgono un ruolo informativo, divulgativo e che contribuiscono ogni giorno a valorizzare la tipicità dei prodotti che ci rendono famosi in tutto il mondo. Per questo ho incontrato Christian Sbardella, responsabile Marketing e Comunicazione del Consorzio Olio Toscano IGP, che mi ha concesso una piccola intervista.
Ci puoi parlare del Consorzio Olio Toscano IGP?
Il Consorzio per la tutela dell’Olio Extravergine di Oliva Toscano nasce nel 1997 e ottiene nel 1998 per la denominazione Toscano, il riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP) per una filiera completamente toscana, dalla pianta al confezionamento finale. Si tratta della struttura consortile più rilevante dell’economia agraria regionale che, oltre a un disciplinare di produzione particolarmente severo secondo gli standard interni ed internazionali, detiene il primato nazionale nel settore per quantitativi certificati, rappresentandone oltre il 40%.
Annovera oltre 10.000 soci, distribuiti sull’intero territorio regionale e più precisamente, senza eccezione, in tutte e dieci le province toscane; la compagine societaria è rappresentativa dell’intera filiera dei produttori, dei frantoi e dei confezionatori.
Rappresenta il 15% degli oltre 70.000 produttori della regione e ben il 70% dei frantoi toscani.
Si tratta di una certificazione volontaria ed aperta a tutti coloro siano in possesso di determinati requisiti previsti dal disciplinare di produzione. La denominazione quindi si configura quale opportunità di protezione e valorizzazione del vero olio Toscano, contro ogni abuso ed utilizzo illegittimo di questo nome così affascinante e di grande richiamo commerciale. Il vantaggio principe? Poter essere gli unici ad appellare l’olio come TOSCANO.
Il tuo ruolo ti porta a sviluppare nuove collaborazioni su tutto il territorio toscano, entrando in contatto con tante realtà interessanti. Cosa fa Il Responsabile Marketing di un Consorzio?
Il mio ruolo tocca diverse aree tematiche specifiche dell’ambito marketing e comunicazione, a partire dalla realizzazione della strategia di promozione e l’individuazione successiva delle diverse leve del marketing sulle quali attivare le azioni. In realtà poi io mi trovo a gestire e tentare di coniare ed armonizzare le diverse istanze ed esigenze che appartengono alla grande eterogeneità dei nostri associati, ognuno dei quali ha proprie specifiche realtà e posizionamenti sul mercato.
Ogni giorno però trova sempre uno stimolo ed una sfida intrinseche al lavoro e tanta soddisfazione nel poter entrare a contatto con questi straordinari “custodi” del nostro territorio.
Il Consorzio Olio Toscano IGP negli ultimi anni ha iniziato ad aprirsi anche a collaborazioni esterne, che vanno anche “oltre” il mondo dell’olio, come ad esempio quella con il Maestro Gelatiere Vetulio Bondi. Ti va di parlarcene un po’?
Ormai diversi anni fa ci è venuta in mente ed abbiamo sentito l’esigenza di comunicare l’olio in un modo originale, divertente ed al tempo stesso educativo. Ecco che l’incontro con l’eclettico e grande professionista gelatiere Vetulio Bondi, ha permesso la realizzazione di una serie di iniziative dedicate al gelato all’olio IGP Toscano in abbinamenti nuovi e gustosi. Uscire dagli schemi ha permesso di catalizzare l’attenzione su questo prodotto sotto una luce diversa e di interessante attrattività.
Che tipo di “altre” partnership ti piacerebbe valutare per il futuro?
Sicuramente il comparto del cosiddetto “beverage” e della mixology potrebbe rivestire un ruolo simpatico ed innovativo nella preparazione di cocktail a base di olio extra vergine. In realtà abbiamo già avuto alcune esperienze in merito con apprezzabili risultati. Siamo comunque alla ricerca di continue “provocazioni positive” che sterzino l’abituale e forse un po’ troppo ossidato canale di comunicazione dell’olio.
Siamo nell’era digitale e si impongono sempre di più nuovi linguaggi e modalità di comunicazione. Come vi state muovendo?
Senza dubbio non possiamo ignorare il consolidamento del mezzo virale, social, anche nell’ambito della comunicazione del cibo.
Il Consorzio pertanto è molto attivo ormai da anni sui principali mezzi con uno stile e linguaggi adeguati all’ambito specifico ed anche alla eterogeneità dei target fruitori di questo strumento in continuo divenire. Ci configuriamo quindi con un’alternanza fra semplicità, leggerezza e simpatia frammista a maggior sobrietà, serietà e tecnicismo. Perché alla fine, come recita un nostro slogan, “Sull’Olio non si scherza”!
Sì, sull’olio e sui prodotti di qualità della nostra Toscana non si scherza, ma ci si può divertire con interpretazioni “fuori dagli schemi”, come ci ha mostrato il maestro gelatiere Vetulio Bondi, che ha deliziato la platea con i suoi gelati gastronomici: il gelato al pecorino Toscano DOP, servito con un filo d’olio e con una fettina di pane toscano croccante; il sorbetto alla finocchiona IGP, che richiede 48 ore di lavorazione, servito su una base di briciole di pane toscano e con aggiunta di grue di cacao; il più famoso “gelato all’Olio Toscano IGP”, in un classico abbinamento con il pane toscano e infine il sorbetto al Prosciutto Toscano DOP, una delle più recenti creazioni.
Vi è venuta l’acquolina in bocca? A chi non ha partecipato a Food & Wine in Progress, e non ha potuto gustare di persona tutte queste bontà, posso solo dire che è stata un’esplosione di sapori e profumi che mi ha stuzzicata! Credo che i gelati gastronomici rappresentino sempre di più la possibilità di esercitare la creatività degli chef, non solo con abbinamenti audaci, ma anche per donare grande equilibrio a tante preparazioni tradizionali della nostra cucina, diventando una parte importante nella composizione dei piatti, non solo un accompagnamento o un dessert.